Il 2025, per fortuna della Ferrari, se ne sta andando. E’ tempo di classifiche, di eleggere personaggi, uomini, donne e squadre dell’anno.
Se vi dicessi che il personaggio dell’anno nel motorsport e’ stato Max Verstappen in pochi avrebbero da obiettare. E’ stata la sua stagione migliore, anche se alla fine ha perso il titolo per due punti. Quest’anno ha legittimato i 4 mondiali vinti. Oggi in F1 non c’e’ nessuno come lui.
Se scegliessi Andrea Stella credo che pochi avrebbero da ridire. In pochi anni ha riportato la McLaren a dominare e lo ha fatto a modo suo (anzi loro) senza scegliere (pericolosamente) tra Norris e Piastri fino alla fine. Ha lasciato un segno indelebile.
Anche Leonardo Fornaroli campione di F2 dopo aver vinto la F3 meriterebbe una citazione, ma aspettiamo che arrivi in F1, come aspettiamo nel 2026 la prima vittoria di Kimi Antonelli.
Potrei anche citare Antonello Coletta che dopo aver guidato la Ferrari a tre vittorie di fila a Le Mans ha riportato a Maranello anche il mondiale Wec. Ha saputo costruire una squadra scegliendo il meglio in circolazione. Se Vasseur dovesse fallire nel 2026….
Ma il mio personaggio dell’anno nel motorsport e’ un altro: Carlo Vanzini. Ha avuto una forza pazzesca continuando a fare il suo lavoro fino in fondo senza mai piangersi addosso, senza mai un cambiamento di tono nel raccontate i weekend di gara anche mentre stava combattendo la battaglia più importante della sua vita. Alla fine i figli lo hanno convinto a raccontare tutto perché le domande stavano diventando troppe… lo ha fatto con garbo così come ha poi ringraziato tutti per l’ondata di affetto ricevuta. Carlo, che conosco da quando da ragazzino veniva ai gran premi con il microfono di Rtl e tanta tantissima passione, ha mandato a tutti un messaggio preciso: la bastarda va combattuta con tutte le forze, soprattutto con la testa e continuando ad essere innamorati della vita per far registrare un fucsia al prossimo giro.
La sua intervista al Corriere
Quando da il Foglio mi hanno chiesto di indicare il personaggio sportivo dell’anno ho indicato Federica Brignone ancora prima che la scegliessero come portabandiera a Milano Cortina. L’ho scelta per la forza la volontà l’impegno che ha avuto per tornare sugli sci. Qui
Federica e Carlo hanno molte passioni in comune, lo sci e la velocità su tutte. Stanno combattendo due sfide profondamente e umanamente diverse, ma la loro forza è la stessa e serve a tutti vedere quanta ne stanno mettendo in campo per vincere. Grazie.


